Allenamento ad alta intensità
L'esecuzione di
esercizi di varia natura, fino a raggiungere l'affaticamento fisico, viene
chiamato "allenamento ad alta intensità".
Si tratta di eseguire
un determinato movimento o gesto atletico fino ad arrivare all'incapacità
fisiologica di mantenere lo sforzo fisico.
Quest'ultima è un meccanismo di
sicurezza utilizzato dal corpo per prevenire modificazioni metaboliche che
danneggerebbero la funzionalità muscolare. Sostanzialmente l'affaticamento
riduce le capacità di prestazione perché tali capacità, a quella determinata
intensità, non sono più sostenibili dall'organismo. L'affaticamento può essere
di varia natura e comporta effetti diversi sul metabolismo a seconda del
tipo:
-Organico o
Cardiorespiratorio, quando sottoposti ad uno sforzo si deve rallentare o
addirittura fermarsi perché non si ha più fiato per proseguire (per esempio in
una corsa veloce e mi devo fermare perché non ho più fiato). In questo caso il
sistema cardiovascolare non è più in grado di fornire il corpo di ossigeno e
glucosio oppure non è in grado di smaltire i metaboliti prodotti che si
accumulano (acido lattico, CO2 ecc.)
-Locale o Muscolare, quando eseguendo un esercizio, non
si riesce a proseguire perché i muscoli non possono più sostenere tale sforzo
(per esempio nel sollevare un peso mi fermo perché non riesco più a muovere
quel carico). In questo caso i muscoli non sono più in grado di contrarsi con
sufficiente intensità per proseguire l'Esercizio. Questa situazione si verifica
quando, a livello biochimico) i muscoli non hanno substrati sufficienti per
proseguire (ATP, calcio, glicogeno) oppure le microlacerazioni tessutali riducono
notevolmente le capacità muscolari
-Sistemico o Prestazionale, questa avviene solo con
gesti fisici complessi, quando la performance si riduce progressivamente fino a
non riuscire più nel gesto, perché le capacità nervose e neuromuscolari non
riescono ad esercitare un controllo motorio sul corpo che diviene incapace di
proseguire il movimento atletico (esempio una girata al petto o uno
slancio olimpico). Questa situazione si verifica quando l'impulso nervoso non è
capace di coordinare ed attivare sinergicamente l'apparato locomotore per
effetto di stanchezza sul sistema nervoso centrale o su quello periferico
(riduzione di neurotrasmettitori).
Gli
eventi metabolici che portano all'affaticamento sono:
diminuzione del
contenuto muscolare di fosfocreatina
accumulo di ioni
H+ nel muscolo rilasciati dalla produzione di acido lattico e alterazione
del pH
ipoglicemia dovuta
all'esaurimento delle riserve di glucosio
riduzione delle
riserve muscolari di Calcio
alterazioni
dell'equilibrio intra/extracellulare di elettroliti
microlacerazioni nelle
fibre muscolari
insufficiente apporto
di ossigeno
esaurimento delle
riserve di acetilcolina nella giunzione neuromuscolare. (La molecola
della acetilcolina è responsabile della trasmissione
nervosa sia a livello di Sistema nervoso centrale (SNC) che di Sistema nervoso periferico)
riduzione della
risposta muscolare all'impulso nervoso per vari motivi
Al raggiungimento
dell'affaticamento l'esercizio deve essere interrotto oppure l'intensità deve
necessariamente ridursi altrimenti il corpo sarà obbligato a fermarsi non
essendo più in grado di mantenere tale intensità. (fenomeno detto Cedimento
Muscolare)
L'Esercizio ad alta
intensità è pertanto attività fisica di tipo
anaerobico in quanto l'affaticamento deve essere raggiunto tra i 15
secondi e i 2 minuti.
Da un punto di vista
atletico l'allenamento ad alta intensità si può basare su esercizi che
condizionano 3 qualità fisiche:
-Forza
(capacità fisica di vincere
una resistenza tramite tensione muscolare es. sollevare peso)
-Velocità (capacità di percorrere una distanza nel più
breve tempo possibile es. corsa)
-Esplosività (capacità di eseguire elevate accelerazioni
della forza es. salti pliometrici)
Portando il corpo al limite delle sue capacità si
innescano dei processi di adattamento metabolico che gli consentono di
stimolare il metabolismo favorendone il dimagrimento, ecco il segreto del
funzionamento di questo tipo di allenamento!
Sostanzialmente sono
capacità fisiche che vengono allenate con esercizi di breve durata ed elevata
intensità (anaerobici).
Utilizzando queste
capacità atletiche, che tutti possediamo, ovviamente in misura differente,
possiamo promuovere degli effetti di carattere metabolico che vanno
ben oltre il semplice fatto di diventare forti, veloci o esplosivi, ma che
portano a rendere il nostro corpo più sano, più giovane e soprattutto più magro.
Pur non essendo atleti
abbiamo un organismo che ci permette certe prestazioni fisiche, sfruttando
queste prestazioni e migliorandole otteniamo dei cambiamenti radicali nella
struttura del nostro corpo.
L'allenamento ad alta
intensità comporta sforzi fisici brevi (di durata massima di due
minuti) ed intensi:(di durata massima di 2 minuti).
Ovviamente il limite
fisico varia da persona a persona e chiaramente queste caratteristiche
soggettive devono essere tenute in considerazione per strutturare un
allenamento per diminuire o eliminare il grasso in eccesso.
In gergo tecnico
l'allenamento rappresenta uno stress per l'organismo che consente di innescare
la cosiddetta supercompensazione.
Allenamento ad alta intensità
L'esecuzione di
esercizi di varia natura, fino a raggiungere l'affaticamento fisico, viene
chiamato "allenamento ad alta intensità".
Si tratta di eseguire
un determinato movimento o gesto atletico fino ad arrivare all'incapacità
fisiologica di mantenere lo sforzo fisico.
Quest'ultima è un meccanismo di
sicurezza utilizzato dal corpo per prevenire modificazioni metaboliche che
danneggerebbero la funzionalità muscolare. Sostanzialmente l'affaticamento
riduce le capacità di prestazione perché tali capacità, a quella determinata
intensità, non sono più sostenibili dall'organismo. L'affaticamento può essere
di varia natura e comporta effetti diversi sul metabolismo a seconda del
tipo:
-Organico o
Cardiorespiratorio, quando sottoposti ad uno sforzo si deve rallentare o
addirittura fermarsi perché non si ha più fiato per proseguire (per esempio in
una corsa veloce e mi devo fermare perché non ho più fiato). In questo caso il
sistema cardiovascolare non è più in grado di fornire il corpo di ossigeno e
glucosio oppure non è in grado di smaltire i metaboliti prodotti che si
accumulano (acido lattico, CO2 ecc.)
-Locale o Muscolare, quando eseguendo un esercizio, non
si riesce a proseguire perché i muscoli non possono più sostenere tale sforzo
(per esempio nel sollevare un peso mi fermo perché non riesco più a muovere
quel carico). In questo caso i muscoli non sono più in grado di contrarsi con
sufficiente intensità per proseguire l'Esercizio. Questa situazione si verifica
quando, a livello biochimico) i muscoli non hanno substrati sufficienti per
proseguire (ATP, calcio, glicogeno) oppure le microlacerazioni tessutali riducono
notevolmente le capacità muscolari
-Sistemico o Prestazionale, questa avviene solo con
gesti fisici complessi, quando la performance si riduce progressivamente fino a
non riuscire più nel gesto, perché le capacità nervose e neuromuscolari non
riescono ad esercitare un controllo motorio sul corpo che diviene incapace di
proseguire il movimento atletico (esempio una girata al petto o uno
slancio olimpico). Questa situazione si verifica quando l'impulso nervoso non è
capace di coordinare ed attivare sinergicamente l'apparato locomotore per
effetto di stanchezza sul sistema nervoso centrale o su quello periferico
(riduzione di neurotrasmettitori).
Gli
eventi metabolici che portano all'affaticamento sono:
diminuzione del
contenuto muscolare di fosfocreatina
accumulo di ioni
H+ nel muscolo rilasciati dalla produzione di acido lattico e alterazione
del pH
ipoglicemia dovuta
all'esaurimento delle riserve di glucosio
riduzione delle
riserve muscolari di Calcio
alterazioni
dell'equilibrio intra/extracellulare di elettroliti
microlacerazioni nelle
fibre muscolari
insufficiente apporto
di ossigeno
esaurimento delle
riserve di acetilcolina nella giunzione neuromuscolare. (La molecola
della acetilcolina è responsabile della trasmissione
nervosa sia a livello di Sistema nervoso centrale (SNC) che di Sistema nervoso periferico)
riduzione della
risposta muscolare all'impulso nervoso per vari motivi
Al raggiungimento
dell'affaticamento l'esercizio deve essere interrotto oppure l'intensità deve
necessariamente ridursi altrimenti il corpo sarà obbligato a fermarsi non
essendo più in grado di mantenere tale intensità. (fenomeno detto Cedimento
Muscolare)
L'Esercizio ad alta
intensità è pertanto attività fisica di tipo
anaerobico in quanto l'affaticamento deve essere raggiunto tra i 15
secondi e i 2 minuti.
Da un punto di vista
atletico l'allenamento ad alta intensità si può basare su esercizi che
condizionano 3 qualità fisiche:
-Forza
(capacità fisica di vincere
una resistenza tramite tensione muscolare es. sollevare peso)
-Velocità (capacità di percorrere una distanza nel più
breve tempo possibile es. corsa)
-Esplosività (capacità di eseguire elevate accelerazioni
della forza es. salti pliometrici)
Portando il corpo al limite delle sue capacità si
innescano dei processi di adattamento metabolico che gli consentono di
stimolare il metabolismo favorendone il dimagrimento, ecco il segreto del
funzionamento di questo tipo di allenamento!
Sostanzialmente sono
capacità fisiche che vengono allenate con esercizi di breve durata ed elevata
intensità (anaerobici).
Utilizzando queste
capacità atletiche, che tutti possediamo, ovviamente in misura differente,
possiamo promuovere degli effetti di carattere metabolico che vanno
ben oltre il semplice fatto di diventare forti, veloci o esplosivi, ma che
portano a rendere il nostro corpo più sano, più giovane e soprattutto più magro.
Pur non essendo atleti
abbiamo un organismo che ci permette certe prestazioni fisiche, sfruttando
queste prestazioni e migliorandole otteniamo dei cambiamenti radicali nella
struttura del nostro corpo.
L'allenamento ad alta
intensità comporta sforzi fisici brevi (di durata massima di due
minuti) ed intensi:(di durata massima di 2 minuti).
Ovviamente il limite
fisico varia da persona a persona e chiaramente queste caratteristiche
soggettive devono essere tenute in considerazione per strutturare un
allenamento per diminuire o eliminare il grasso in eccesso.
In gergo tecnico
l'allenamento rappresenta uno stress per l'organismo che consente di innescare
la cosiddetta supercompensazione.