martedì 6 agosto 2013

Correre per dimagrire

Nella stragrande maggioranza dei casi si inizia (o ricomincia) a correre per dimagrire.
Sicuramente perdere peso è un tassello importante nel quadro del raggiungimento e mantenimento della salute ma la motivazione estetica è senza dubbio preponderante. Sarà per questo che le palestre si riempiono a primavera, prima della fatidica prova costume?
Ai tanti che scrivono al blog chiedendo consigli su come correre per dimagrire dedico questo articolo sperando di chiarire le idee,  spesso un po’ confuse, dei lettori.
Prima di dare una risposta netta e definitiva sul modo di affrontare la corsa per il dimagrimento, scrivo qualche informazione di base sui macronutrienti deputati alla produzione di energia.

I movimenti che siamo in grado di compiere (compresa la corsa) avvengono grazie  alla contrazione delle fibre muscolari. Il muscolo consuma un carburante speciale denominato ATP, che il nostro corpo produce trasformando gli zuccheri (carboidrati o glucidi) e i grassi (lipidi). Volendo fare un’analogia con un’automobile possiamo dire che l’ATP è una benzina ottenuta “raffinando”  due tipi diversi di materie prime.
La percentuale di grassi e zuccheri utilizzata dai muscoli può variare (e di molto) a causa di diversi fattori, soprattutto dalla disponibilità di glucidi e dall’intensità dell’attività fisica. Per quanto riguarda l’intensità, dobbiamo dire che ad andature molto intense (anaerobiche, cioè in assenza di ossigeno) il nostro corpo non è in grado di produrre ATP dai grassi. E’ proprio qui che nasce un grande equivoco:
Per dimagrire è necessario correre piano
Sbagliato!
Sebbene il corpo prediliga l’utilizzo di zuccheri all’aumentare della velocità di corsa, questo è sostanzialmente ininfluente ai fini del dimagrimento. Per capirlo occorre avere alcune nozioni su come il nostro corpo immagazzina i nutrienti.
Riprendendo l’esempio dell’automobile, possiamo dire che il corpo umano possiede 2 serbatoi:
Il serbatoio dei grassi
costituito dal tessuto adiposo, può andare da 5/6 chilogrammi in su, non avendo un limite ben definito (esistono grandi obesi con diversi quintali di tessuto adiposo)
Il serbatoio dei glucidi
ditribuito tra muscoli, fegato e flusso sanguigno, ha un limite ben definito, variabile in base al genere ad alla struttura fisica, fino ad un massimo di 600/700 grammi.
Come vedete esiste una differenza enorme tra i due serbatoi. Il concetto fondamentale da comprendere è che il serbatoio degli zuccheri è molto limitato e si riempie con un paio di abbondanti pasti glucidici (a base di pasta ad esempio).
Quando le scorte glucidiche sono al massimo, tutti gli zuccheri ingeriti vengono riconvertiti in grasso per essere immagazzinati (questa è la chiave di tutto!)
Se correndo abbiamo intaccato poco le nostre scorte di zuccheri, avremo un serbatoio quasi pieno, incapace di accogliere i carboidrati del pasto successivo, che verranno immancabilmente trasformati in grassi. Per questo motivo, se vogliamo correre per dimagrire, non è importante la percentuale di grassi consumati durante l’attività ma la quantità totale di energie spese, proporzionale generalmente alla distanza totale percorsa.
Correre piano? Correre Forte? Non importa, la risposta alla domanda iniziale è:
Per dimagrire è necessario correre per la maggior distanza possibile

La forza nel Body building

Allenamento per la forzaLa forza è rappresenta in un atleta quello che le fondamenta rappresentano per una casa. La forza è la base da cui partire. Un ciclista non può pensare di vincere una volata finale se non ha allenato la forza, un pallavolista non può pensare di saltare più in alto se non ha allenato la forza e un culturista non può pensare di sviluppare ulteriore ipertrofia se non ha allenato la forza.
Cominciamo con l'elencare i tipi di forza:
Allenamento della forza
  • statica, isometrica 
  • isotonica, superante, concentrica
  • eccentrica, pliometrica
La seguente classificazione (secondo Harre) tiene conto dei fattori fisiologici:
  • Forza massimale
Forza massimale che il sistema neuromuscolare può esercitare in una contrazione massima volontaria (è importante negli sport con notevoli resistenze da vincere).
  • Forza veloce o rapida
è la capacità che il sistema nervoso ha di superare resistenze ad alta velocità.
  • Forza resistente
è la capacità dell'organismo di resistere alla fatica, in caso di prestazioni di forza di lunga durata (canoa, pattinaggio, ecc.).
Questi tre tipi di forza, differiscono sia per gli aspetti fisiologici sia per le metodiche di sviluppo, ciò nonostante hanno una base comune. Una carenza di forza massima limita in modo considerevole le espressioni delle altre due forme di forza dell'atleta. L'aumento della forza massima porta, in generale, a un miglioramento delle prestazioni specifiche di forza veloce e di forza resistente.
Inoltre un indice molto importante per l'orientamento all'allenamento per la valutazione degli atleti è la Forza Relativa, cioè il rapporto fra la forza massima e il peso corporeo.





Allenamento per la forzaDei tre tipi di forza classificati la forza massima è la prima da allenare. Una volta che questa qualità è migliorata allora la si potrà trasformare negli altri tipi di forza con adeguati allenamenti. La forza massimale potrà quindi divenire, esplosiva, resistente o potrà trasformarsi in ipertrofia.
Il miglioramento della forza massima avviene prima con adattamenti e modificazioni a livello del sistema nervoso poi con trasformazioni di tipo morfologico che condurranno all'ipertrofia.
Allenamento per la forzaUn concetto fondamentale, perché sarà il mezzo tramite il quale si andrà a sviluppare la forza, è il concetto di carico. Piccoli carichi possono ottenere elevate tensioni attraverso la velocità di esecuzione del movimento ma non è ottimale utilizzare carichi bassi e elevate ripetizioni perché in questa situazione di allenamento entra in gioco l'alternanza del reclutamento delle unità motorie che non porta al miglioramento della forza. Un carico elevtao  darà inoltre una supercompensazione maggiore. Se non si producono attraverso carichi ottimali elevate tensioni muscolari non si producono incrementi di forza.
Allenamento per la forza
Per quanto riguarda l'allenamento della forza per il body builder o per il praticante evoluto di fitness, lo scopo è quello di aumentare la capacità di reclutamento delle unità motorie, in modo da poterle poi sfruttare al meglio nei mesocicli con finalità ipertrofiche.
In linea di massima queste sono le caratteristiche per costruire la tabella di forza:
carico fra il 75%-100% della RM.
ripetizioni da 1 a 8/10.
6-10 serie per esercizio.
1-2 esercizi per settore muscolare.
tempo di recupero tra le serie dai 3 ai 5 minuti.
durata del mesociclo dalle 6 alle 10 settimane.
Nel mesociclo di forza non è cosa rara andare incontro ad infortuni causati dall'utilizzo di carichi troppo elevati. Il carico abbiamo detto che è il mezzo per divenire più forti ma a differenza di altri sport dove sollevare un carico elevato significa vincere una gara, nel body building abbiamo detto che la forza ha altri obiettivi che non sono di tipo puramente prestazionale.

Allenamento della forza
MODALITA' DEL LAVORO PER L'ALLENAMENTO ALLA FORZA 
(secondo Harre).

% max
n. ripetizioni
n. serie
Velocità e/o
intensità
Tempo di
recupero
Specificità per
85-100%
1-5
3-5
Vel. Bassa
2'-5'
F. Max
70-85%
5-10
3-5
Vel. Bassa
2'-4'
F. Max (ipertrofia)
30-50%
6-10
3-5
Vel. Max
4-6'
F. veloce
75%
6-10
3-5
Vel. Max
4-6'
F. veloce
40-60%
20-30
3-5
Vel. Bassa
30"-45"
F. resistente
25-40%
25-50% del
max
4-6
Moderata
ottimale
F. resistente


Potrebbe interessarti:http://www.my-personaltrainer.it/allenamento/forza1.html

A questo punto non mi resta che chiudere l'articolo con un'immancabile frase quando si parla di forza

CHE LA FORZA SIA CON VOI !!!!!!


Potrebbe interessarti:http://www.my-personaltrainer.it/allenamento/allenamento-forza.html


Potrebbe interessarti:http://www.my-personaltrainer.it/allenamento/allenamento-forza.html


Potrebbe interessarti:http://www.my-personaltrainer.it/allenamento/allenamento-forza.html